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Pizzicato quattro volte dall'autovelox in nove minuti

Negli ultimi anni i radar si sono moltiplicati sulle autostrade svizzere. Keystone / Laurent Gillieron

Un automobilista rumeno residente in Italia è stato condannato da un tribunale di Lucerna a 18 mesi di reclusione sospesi con la condizionale.

Questo contenuto è stato pubblicato il 14 aprile 2023 - 10:37
tvsvizzera.it/mar/Keystone-ATS

I fatti risalgono al 2018. L'uomo, un cittadino rumeno che vive in Italia, stava viaggiando sull'autostrada A2 in direzione della Germania quando nella regione di Lucerna è stato fotografato per ben quattro volte dai radar che rilevano la velocità.

Il primo flash è scattato alle 00:41 allo svincolo di Stans, mentre viaggiava a 142 km/h. Il secondo cinque minuti dopo nella galleria di Kirchenwald, quando transitava a 120 km/h. Poi, alle 00:49 un terzo autovelox lo ha pizzicato a 142 km/h nel tunnel di Sonnenberg, ben 62 km/h oltre il limite consentito ed è a causa di questa infrazione che è finito nella categoria dei pirati della strada. Infine, l'automobilista ha completato l'opera un minuto dopo, transitando nella galleria di Reussport a 97 km/h invece degli 80 previsti.

La giustizia lucernese lo ha condannato giovedì a 18 mesi di reclusione sospesi con la condizionale e a una multa di 2'000 franchi. La corte gli ha riconosciuto qualche attenuante, poiché era incensurato in Svizzera e ha dimostrato di voler collaborare durante la procedura penale.

A sua discolpa, l'automobilista ha dichiarato che quel giorno si stava recando in Germania per lavoro. Nella fretta non ha rispettato i limiti di velocità e, poiché stava percorrendo l'autostrada, aveva pensato di poter guidare a 130 km/h, come era abituato a fare in Italia.

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