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Miliardo all'UE, Bruxelles plaude alla decisione di Berna

La Commissione UE contenta per l'esito del voto parlamentare elvetico. Keystone Martin Ruetschi

La Commissione europea si è rallegrata per la decisione delle Camere federali di versare, senza condizioni, il secondo miliardo di coesione all'UE.

Questo contenuto è stato pubblicato il 01 ottobre 2021 - 13:27
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Per Bruxelles il voto del parlamento elvetico di ieri costituisce una "contropartita naturale e logica alla partecipazione della Svizzera al più importante mercato interno del mondo".

Giunge quindi a conclusione il tortuoso percorso del secondo contributo miliardario in favore dell'integrazione dei paesi dell'Est, che in un primo tempo era stato condizionato dal parlamento elvetico alla revoca delle discriminazioni subite da Berna, in ambito borsistico, universitario e nella ricerca.

Ma alla luce dell'interruzione unilaterale dei negoziati sull'Accordo quadro con Bruxelles il governo federale, seguito ieri dalle due Camere, aveva preferito sbloccare il cospicuo importo, come segno di buona volontà nei confronti dell'Unione Europea.

Un protocollo d'intesa dovrà adesso essere firmato fra le due parti affinché questo contributo possa venire stanziato in modo tempestivo, ha sottolineato la Commissione. "Ciò aprirà la strada a un versamento tempestivo, così da ridurre le disparità economiche e sociali fra regioni e favorire la cooperazione nel settore della migrazione", ha continuato Bruxelles, ricordando anche che l'ultima tranche del primo miliardo di coesione risale al 2012.

Intanto però altre nubi si stagliano all'orizzonte. Nella nota odierna la Commissione UE ha infatti rivendicato l'introduzione di un meccanismo di pagamento vincolante per il futuro, con il quale la Confederazione dovrebbe garantire un contributo finanziario conforme agli standard dell'Ue e degli Stati dello Spazio economico europeo.

Una proposta peraltro già ventilata dal vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic, delegato per i rapporti con la Confederazione elvetica e su cui l'adesione di Berna pare tutt'altro che scontata.

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