Sgarbo di UBS e Credit Suisse all'Europarlamento
Le due principali banche svizzere UBS e Credit Suisse hanno disertato l’incontro organizzato dalla commissione parlamentare europea che indaga sui cosiddetti Panama Papers, suscitando qualche malumore tra i deputati a Bruxelles.
All’appuntamento hanno partecipato invece, tra gli altri, rappresentanti di BNP Paribas e Société Générale, professori universitari, operatori finanziari e procuratori come il ginevrino Jean-Bernard Schmid, che ha spiegato le peculiarità del sistema elvetico in tema di riciclaggio ed evasione fiscale.
I lavori commissionali, che si concluderanno in giugno, hanno permesso di evidenziare le strategie utilizzate per sottrarre all’erario, con operazioni legali, ingenti fortune che solitamente vanno a finire in paradisi fiscali. A questo scopo i parlamentari intendono correggere le lacune normative europee che risultano inefficaci, in particolare a livello di controlli.
Da parte loro le due banche svizzere, non tenute legalmente a intervenire all’incontro, hanno spiegato di aver già partecipato precedentemente ad analoghe riunioni a Bruxelles e, in particolare il Credit Suisse, ha fatto sapere di essere impegnato in colloqui con il vicepresidente della Commissione Ue, il finlandese Jyrki Kaatainen.
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