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Impennata di attacchi informatici, assicurazioni sotto pressione

Keystone / Sascha Steinbach

Nel 2022 i cyberattacchi comunicati alla Confederazione sono aumentati di quasi il 60 per cento. In futuro questi rischi non saranno coperti dalle compagnie.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 gennaio 2023 - 13:20
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Il Centro nazionale per la cibersicurezza (NCSC) ha ricevuto intorno a 35'000 segnalazioni nell'anno che si è appena chiuso. Nella maggior parte dei casi si è in presenza solo di tentativi, ma gli episodi denunciati sono molti di meno di quelli reali. Nel 2020, circa una impresa su cinque ha subito un attacco informatico, come rivela un sondaggio del politecnico di Zurigo.

Le intrusioni dolose nei sistemi informatici delle società possono arrecare danni ingenti ed è quindi in crescita la richiesta di polizze assicurative - tra il 20 e il 30% negli ultimi anni - contro questi rischi. Danni che possono estrinsecarsi nell'interruzione dell'attività aziendale, nel malfunzionamento dei sistemi informatici interni, ma anche in pregiudizi a terzi (responsabilità civile).

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Ma se da un lato la richiesta di polizze fa lievitare il fatturato delle compagnie assicurative, dall'altro aumentano gli indennizzi, i cui costi, alla luce dell'evoluzione in corso, non sono facilmente preventivabili.

Negli scorsi giorni un'importante compagnia di assicurazioni ha rivelato che in futuro non potrà più assicurare questo genere di rischi. In una intervista al Financial Times Mario Greco, ceo di Zurich Insurance, ha detto che i cyberattacchi sono un pericolo da monitorare. "Quali sono le conseguenze se qualcuno assume il controllo di parti vitali delle infrastrutture?", osserva il direttore della compagnia secondo cui il problema non sono solo i dati, dal momento che i cyberattacchi possono creare seri problemi anche alle vite umane.

Inoltre un'azione di hackeraggio può paralizzare contemporaneamente centinaia di migliaia di società nel mondo. Del resto settori sensibili, come le infrastrutture energetiche o di telecomunicazione e telefonia, vengono già esclusi da coperture assicurative di questo tipo. Per questo motivo le società stanno potenziando le misure di sicurezza preventive.

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