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Il governo svizzero lancia la campagna per la strategia energetica 2050

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“Sicura, pulita e svizzera”: la ministra dell’energia e dell’ambiente Doris Leuthard ha definito così la Strategia energetica 2050, sulla quale i cittadini svizzeri dovranno esprimersi il 21 maggio prossimo.

Questo contenuto è stato pubblicato il 21 marzo 2017 - 21:12
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 21.3.2017)

“Vogliamo aumentare l’efficacia energetica degli edifici e produrre corrente più pulita e nel nostro paese”, ha riassunto Doris Leuthard. Il progetto Link esternomira infatti a rendere la Svizzera meno dipendente dall’estero. La Confederazione paga circa 13 miliardi di franchi all’anno per importare energia.

A ciò si aggiunge un paesaggio dell’energia in piena mutazione, con il calo dei prezzi dell’elettricità. La società che gestisce la centrale nucleare di Mühleberg ha ad esempio annunciato la chiusura dell’impianto nel 2019 per ragioni economiche. “La strategia energetica è la nostra risposta a questi cambiamenti. Ci dirigiamo verso un mercato con installazioni più piccoli e delocalizzate”, ha spiegato la consigliera federale.

Il progetto è stato elaborato all’indomani della catastrofe nucleare di Fukushima nel 2011 e prevede in particolare la chiusura graduale dei cinque impianti nucleari dei cinque impianti nucleari svizzeri, lo sviluppo delle energie rinnovabili, la riduzione dei consumi energetici e il rinnovo delle reti elettriche.

Il progetto contempla degli incoraggiamenti per l’energia solare, eolica e idraulica, che costerà 40 franchi all’anno per nucleo famigliare. Una somma “tollerabile”, secondo Doris Leuthard.

Un comitato interpartitico capeggiato dall’Unione democratica di centro (destra) ha lanciato un referendum contro la Strategia energetica 2050, considerata troppo costosa per l’economia e i privati. Per questa ragione, il progetto sarà sottoposto al giudizio del popolo, che dovrà pronunciarsi il 21 maggio.

Doris Leuthard ha criticato la mancanza di proposte alternative dei contrari. La costruzione di centrali a gas, non abbastanza redditizie, non è una soluzione. “La migliore alternativa sono le energie verdi”, ha dichiarato.


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