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I bambini nel 2000

Italo Calvino immagina i giovani del 21esimo secolo nel '72

Questo contenuto è stato pubblicato il 23 febbraio 2015 - 14:30

Nella stessa intervista del 1972, nella quale Italo Calvino prefigurava la vita di lui vecchio Link esternoe degli altri suoi coetanei nel 2000, lo scrittore italiano, lasciandosi trasportare dell'immaginazione, descriveva la vita di quelli che, nel 2000, sarebbero stati i giovani.
Ci fa un po' sorridere, sentirlo fantasticare di queste torme di giovani, spinti di qua e là dalla musica. Ma se noi guardiamo, oggi, nelle strade, negli autobus, nelle metropolitane, nei treni – non vediamo forse quegli stessi giovano immaginati da Calvino tutti con cuffie e cuffiette? E non ha, forse, visto bene Calvino, prefigurando giovani che si muovono solo seguendo il flusso della musica che suona nelle loro orecchie, isolati da tutto il resto?
Anche in questo caso, Calvino passa rapidamente dal realismo al fantastico.
Alle sue spalle: "Era una notte buia e tempestosa", incipit di tanti racconti di Snoopy

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