Hacker israeliani dicono di aver manipolato 30 elezioni mondiali
Una squadra di appaltatori israeliani che afferma di aver manipolato più di 30 elezioni in tutto il mondo utilizzando pirataggio informatico, sabotaggio e disinformazione automatizzata sui social media è stata smascherata in una nuova indagine svolta da tre giornalisti, che si sono avvicinati al Team Jorge fingendosi potenziali clienti.
In più di sei ore di riunioni registrate segretamente, il gruppo ha parlato di come avrebbe potuto raccogliere informazioni sui rivali, anche utilizzando tecniche di hacking per accedere agli account Gmail e Telegram. Si vantavano di piantare materiale in testate giornalistiche legittime, che vengono poi amplificate dal software di gestione dei bot AIMS (Advanced Impact Media Solutions). AIMS controlla un vasto esercito di migliaia di falsi profili di social media su Twitter, LinkedIn, Facebook, Telegram, Gmail, Instagram e YouTube. Alcuni avatar hanno persino account Amazon con carte di credito, portafogli bitcoin e account AirBnb.
Il consorzio di giornalisti che ha indagato sul Team Jorge comprende giornalisti di 30 testate tra cui Le Monde, Der Spiegel e El País. Il progetto, parte di un'indagine più ampia sull'industria della disinformazione, è stato coordinato da Forbidden Stories, un'organizzazione no profit francese la cui missione è perseguire il lavoro di giornalisti assassinati, minacciati o incarcerati.
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