Dal DNA gli inquirenti possono ora risalire ai caratteri fisici degli indagati
Dal 1° agosto gli investigatori possono ricostruire un profilo dettagliato degli indagati in base alle tracce di DNA rinvenute sulla scena del crimine.
La revisione della Legge sull'utilizzo dei profili del DNALink esterno approvata dalle Camere nel 2021 consente la fenotipizzazione del DNA, un metodo in grado di fornire indizi su alcuni tratti fisici esteriori dei sospettati di reato. Finora, l'analisi dei geni era utilizzata solo per stabilire un profilo del DNA e ottenere informazioni sul sesso di un individuo.
Ora, le tracce di DNA lasciate sulla scena di un crimine possono essere utilizzate per dedurre, con un certo grado di probabilità, tratti fisici come il colore degli occhi, dei capelli e della pelle, nonché l'origine geografica e l'età degli indagati.
Progresso nelle indagini
"Grazie alla fenotipizzazione, ad esempio, la polizia può presumere, con un certo grado di probabilità, che la traccia lasciata sulla scena di un reato provenga da un uomo di circa 45 anni con capelli castani e occhi verdi, originario dell'Europa occidentale", si legge in un comunicato stampa di mercoledì dell'Ufficio federale di polizia (Fedpol).
+ Per mantenere la fiducia, la polizia insegna a "mantenere la calma".Link esterno
Secondo Fedpol, il nuovo strumento consentirà alla polizia di restringere la cerchia dei sospetti, incrociare le dichiarazioni dei testimoni e riaprire i casi irrisolti.
La procedura
L'analisi può essere ordinata, previo consenso del Ministero pubblico, quando dal confronto tra il materiale biologico di una traccia rilevata sul luogo di un reato e la banca dati sui profili del DNA (CODIS) non risulti alcuna corrispondenza.
Si tratta insomma di ottenere ulteriori spunti d'indagine per tentare di risolvere quei casi rimasti senza un colpevole - "cold cases" -, o quando le indagini sono giunte a un punto morto.
Un simile esame potrà essere chiesto in caso di crimini contro la vita, l'integrità della persona e l'integrità sessuale nonché di crimini contro il diritto internazionale.
Invito alla prudenza
Tuttavia, un rapporto del 2020 sulla modifica delle norme stilato dalla Fondazione per la valutazione tecnologica (TA-SWISS) ha sottolineato che tali risultati indicano solo le probabilità e sono quindi suscettibili di errore.
Lo studio raccomanda in proposito di utilizzare questo metodo solo in casi particolarmente gravi, "perché se da un lato può scagionare una persona accusata ingiustamente, dall'altro può incriminare una persona innocente".
Si riapre il caso dello stupro di Emmen
Alla luce di questi sviluppi la procura di Lucerna ha deciso di sottoporre a nuove analisi il genoma della persona che nel 2015 ha stuprato una 26enne a Emmen (LU).
Nel luglio di quell'anno, mentre percorreva in bicicletta una pista lungo la Reuss, la giovane era stata fermata con la forza e poi violentata in un bosco, rimanendo completamente paralizzata.
Gli inquirenti - che disponevano del DNA del presunto stupratore - non sono mai riusciti a scovare il colpevole nonostante le analisi compiute sui campioni biologici di oltre 370 sospetti. All'epoca, però, la legge sui profili genetici non consentiva di estrarre dai campioni di DNA tutte le informazioni possibili.
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