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Da dieci anni a difesa dell’italiano in Svizzera

Nel 2012 nasceva il Forum per l’italiano in Svizzera. Bilancio di quanto fatto in questo decennio e di quanto resta da fare per rafforzare la lingua di Dante nella Confederazione.

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 maggio 2022 - 12:01

A fine dicembre 2022 il Forum compie i suoi primi dieci anni d’attività. È stata sicuramente una felice iniziativa quella dei Cantoni Ticino e Grigioni che nel novembre 2012 a Zurigo hanno riunito per la seduta costitutiva alcuni enti e associazioni presenti sul territorio della Confederazione impegnati nella promozione della lingua e cultura italiana nel nostro Paese.

Proprio da Zurigo hanno preso avvio i lavori esecutivi per costituirsi in associazione, elaborare lo statuto che precisasse compiti, responsabilità, modalità di finanziamento e per designare il Comitato esecutivo e il presidente nella persona di Manuele Bertoli. Da allora è stato un susseguirsi di numerose attività che hanno coinvolto sempre più associazioni – ora sono 38 – appartenenti al mondo politico, culturale, italo-svizzero e universitario.

Più italofoni oltralpe

A questo proposito s’impone un’osservazione: l’ambito d’azione di questi enti che sono l’espressione più viva del Forum ha luogo al di fuori della Svizzera italiana, proprio perché è lì che si ritrova il numero maggiore d’italofoni (il 53%) ed è appunto Oltralpe che l’italiano va promosso e valorizzato. Il Forum opera attraverso il Comitato direttivo e, sin dall’inizio, con l’apporto di quattro gruppi di lavoro che si occupano, rispettivamente, dell’italiano nelle istituzioni, nella formazione, nel contesto della globalizzazione, nella vita cultura e sociale. A questi si è aggiunto da poco un quinto gruppo: quello dei media di lingua italiana presenti Oltralpe che sta muovendo i primi passi.

Lo scopo dichiarato all’atto della sua costituzione è stato la corretta collocazione entro il 2020 dell’italiano nel quadro del plurilinguismo costituzionale della Svizzera. Superata ora questa data posta come orizzonte temporale, per quanto l’aggettivo corretto fosse relativo, e gli scopi servano soprattutto da stimolo, credo si possa dire che nella direzione indicata molto resti ancora fare.

Sin dall’inizio una delle obiezioni rivolte al Forum è stata quella di essere troppo focalizzato a sud delle Alpi, sottovalutando che al Nord risiede la maggior parte dei parlanti italiani. Si tratta di una critica infondata poiché le organizzazioni che compongono il Forum hanno sede e raggio d’attività soprattutto nella Svizzera tedesca e nella Svizzera francese. Ognuna di loro mantiene ampi spazi d’autonomia e il Forum si limita a coordinare il tutto affinché si remi nella stessa direzione.

Una spina nel fianco

Oggi il Forum è un punto di riferimento per la Confederazione e una spina nel fianco per numerosi cantoni che non valorizzano o non offrono a sufficienza l’italiano nelle loro scuole. L’italiano è sicuramente presente, ma deve confrontarsi con altre lingue ritenute più utili (l’inglese) e corre spesso il pericolo di essere dimenticato negli altri contesti linguistici del Paese. Da qui la maggiore attenzione rivolta a quanto avviene Oltre Gottardo. Segnale confortante è la presenza di una nuova emigrazione italiana in Svizzera, con un profilo diverso rispetto a quella degli anni Sessanta del secolo scorso, che s’inserisce attivamente in ambito accademico, dei servizi e dell’industria.

La presidenza anni fa del Consiglio nazionale da parte di Marina Carobbio, e ora quella della Confederazione da parte di Ignazio Cassis, sono delle occasioni importanti per sensibilizzare la popolazione e i politici dell’esistenza della nostra lingua, ma anche del suo valore culturale.  La ritrovata presenza nel 2017 di un italofono nel Consiglio federale è stata un ulteriore sostegno per la promozione dell’italiano nell’amministrazione federale e per ripetere ancora una volta che l’italiano è lingua nazionale ed è parte integrante del plurilinguismo svizzero. Anche per questo merita rispetto.

I nostri rapporti con le istituzioni italiane sono ottimi.  Frequenti sono i contatti e le collaborazioni con l’ambasciatore d’Italia a Berna Silvio Mignano, come pure con la Camera di commercio italiana per la Svizzera – rappresentata nel Comitato direttivo del Forum, l’Istituto italiano di cultura di Zurigo, i Comites e altre organizzazioni italiane in Svizzera. I corsi di lingua e cultura sostenuti dall’Italia che hanno luogo nel nostro Paese sono molto importanti. Gli ultimi dati parlano di oltre 10000 presenze, non solo di nazionalità italiana.

Riassumo qui di seguito alcune attività promosse dal Forum in questo decennio:

Gestione del sito www.forumperlitalianoinsvizzera.ch

Il sito è costantemente aggiornato con la pubblicazione d’informazioni che riguardano la lingua italiana, l’allestimento di una rassegna stampa e la segnalazione di documenti ufficiali e di ricerca che riguardano l’italianità in Svizzera. Giornalmente è consultato da un centinaio di persone. Siamo pure presenti in Facebook e in Twitter.

+ il sito del ForumLink esterno

Il viaggio del Totem RSI in Svizzera

Nel 2015 è stato realizzato il Totem RSI dedicato alla lingua e cultura italiana che contiene numerosi servizi radiotelevisivi conservati negli archivi della RSI. E’ stato presentato la prima volta a EXPO 2015 a Milano. Il suo destino è di viaggiare nelle diverse località svizzere.  Ora è fino a dicembre all’Università di Friburgo. Tutti gli spostamenti sono organizzati dal Forum che si assumere anche le spese di trasferta. Con il Totem è pure messo a disposizione un Tablet che può servire per illustrare i diversi contenuti durante le conferenze, i seminari, ecc.

I concorsi del Forum

Il Forum organizza ogni due anni dei concorsi rivolti ai bambini, ai giovani e agli adulti residenti in Svizzera.  Dopo quelli intitolati “ Una Svizzera senza italiano?”, “Chi ci capisce è bravo!”, “Parli italiano? Ti prendo in parola!” è ora la volta di “ E quindi uscimmo a riveder le stelle”.  A settecento anni dalla morte del poeta – che in occasione del Dantedì del 2021  il Forum ha celebrato con un grande evento plurilingue coordinato a livello nazionale (si veda www.dantedi.chLink esterno ) – questa  edizione del concorso vuole rendergli omaggio, chiamando i/le partecipanti a elaborare le loro visioni dell’universo.

L’Impegno per l’italiano nelle scuole e nelle università.

Numerosi sono gli interventi effettuati dal Forum per sollecitare le autorità cantonali e federali al rispetto dell’italiano. Ci siamo battuti contro la prospettata riduzione in alcuni cantoni dell’insegnamento nella scuola obbligatoria, la mancata applicazione delle disposizioni vigenti per i licei, la maggior presenza nel settore professionale e l’aumento degli scambi linguistici verso la Svizzera italiana. Più volte siamo intervenuti presso la Conferenza dei direttori cantonali della pubblica educazione per sollecitare più attenzione per la nostra lingua e cultura e, analogamente, abbiamo fatto per le cattedre d’italianistica presenti in Svizzera, delle vere sentinelle della nostra lingua e cultura. Il tutto, purtroppo, con esiti altalenanti. 

La RSI, servizio pubblico a favore dell’italianità

Il Forum ha voluto sensibilizzare la popolazione della Svizzera tedesca e francese in merito all’importante ruolo assunto dalla RSI nella promozione della lingua e cultura italiana nella Confederazione. Ciò è avvenuto anni fa opponendosi all’iniziativa “No Billag” e, nel maggio di quest’anno, organizzando a San Gallo, in collaborazione con la CORSI, l’interessante Convegno “L’italofonia e il ruolo del servizio pubblico dei media”.

A queste iniziative si potrebbero aggiungere gli atti parlamentari presentati alle autorità federali, il sostegno assicurato alla realizzazione di materiali didattici per l’insegnamento, l’organizzazione delle nostre assemblee annuali nelle principali città svizzere, la partecipazione a dibattiti e conferenze, e molto altro ancora.

Per i nostri primi 10 anni di vita abbiamo voluto fare il punto sulla situazione dell’italiano finanziando la ricerca «La posizione dell’italiano in Svizzera: uno sguardo sul periodo 2012–2020 attraverso alcuni indicatori». Si tratta di un insieme d’indicatori che permette di disegnare un quadro sfaccettato della posizione dell’italiano nel nostro Paese, in particolare fuori del suo territorio tradizionale (la Svizzera italiana), rispetto a due momenti precisi: quello della costituzione del Forum (2012) e quello attuale. Ne scaturisce un quadro a luci e ombre che gli interessati potranno scoprire leggendo questa interessante pubblicazione scaricandola dal nostro sito. Più che un punto d’arrivo si tratta di un punto da cui proseguire per rafforzare la nostra presenza e per dare slancio al plurilinguismo. Promuovendo l’italiano diamo forza a questo valore che c’è molto caro e che ci contraddistingue dalle altre nazioni.


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