Moratoria studi medici, una soluzione entro l'estate
Il governo metterà a punto una soluzione entro l’estate sulla questione spinosa della proliferazione di studi medici, per i quali vige in Svizzera una moratoria fino al 2019.
Per evitare infatti l’arrivo incontrollato di professionisti dall’estero, che avrebbe fatto esplodere i costi sanitari, nel 2016 le Camere federali avevano votato la proroga del blocco delle nuove autorizzazioni. Ma la questione resta controversa.
Un anno prima infatti il Consiglio nazionale aveva bocciato la proposta del governo di rendere a tempo indeterminato il tetto previsto e si è quindi giunti all’attuale compromesso che però non soddisfa tutti.
Se da un lato la liberalizzazione porrebbe gravi problemi soprattutto nelle regioni di frontiera e aumenterebbe a dismisura il numero di specialisti a carico dell’assicurazione obbligatoria, un’eccessiva regolamentazione viene criticata da coloro che mirano a innalzare la qualità delle cure.
Esclusa quindi un’ulteriore proroga della moratoria, Berna intende muoversi, sulla base degli approfondimenti effettuati, lungo tre possibili vie: allentamento dell’obbligo di contrarre con i nuovi professionisti (a spese del sistema sanitario, in particolare delle assicurazioni), introduzione di tariffe differenziate o gestione mirata (secondo le necessità) delle nuove autorizzazioni. Nei prossimi mesi dunque si dovrebbe giungere a una soluzione definitiva.
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