Cosa rende il calcestruzzo degli antichi romani così resistente?
La verifica sperimentale dei campioni prelevati nel Lazio è avvenuta in Ticino nell'Istituto di meccanica dei materiali, con un dispositivo inventato proprio qui.
Canali idraulici, acquedotti, lo stesso Pantheon a Roma. Sono tutti esempi dell'utilizzo in epoca romana di un tipo di calcestruzzo che, malgrado sia stato esposto per secoli ad agenti atmosferici, è rimasto intatto. E così che oltre 1500 anni dopo la caduta dell'Impero possiamo prendere spunto dai romani per migliorare quello che oggi è il materiale di costruzione più impiegato nel mondo.
A studiarlo è anche l'Istituto di meccanica dei materiali di Grancia, nel Luganese, operativo in prove di laboratorio e cantiere da oltre trent'anni. Un lavoro di ricerca affascinante e forse sconosciuto ai più, che può dare uno sguardo nuovo su edifici che sono tra noi da duemila anni.
Il servizio del Quotidiano di oggi:
Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.