Buone prospettive per la stagione invernale grigionese
A partire da oggi, lunedì, entra in vigore il nuovo lockdown deciso dal Governo austriaco per cercare di limitare l’ultima rapida diffusione del Covid-19. Una situazione, alle porte della stagione turistica invernale, della quale “approfitta” il Cantone Grigioni.
"Attualmente la situazione è incredibile”, spiega Ernst Wyrsch, presidente di HotellerieSuisse Grigioni. “Lo stato delle prenotazioni è ottimo e questo è dovuto al fatto che le svizzere e gli svizzeri ora tendono a prenotare in patria e che molti altri, tedeschi in particolare, hanno cambiato la loro prenotazione dall'Austria alla Svizzera”.
Un quadro che fa ben sperare per questa stagione, ma che nasconde anche alcune importanti incertezze. Proprio oggi i Grigioni hanno infatti introdotto l’obbligo di indossare la mascherina per tutti gli allievi dalla terza elementare in avanti. "Quello che mi preoccupa è che siamo a metà novembre e ora notiamo un aumento dei contagi. Se anche noi dovessimo arrivare al punto dell'Austria e chiudere a metà dicembre, sarebbe un disastro” prosegue Wyrsch.
Questo rischio c’è ed è molto concreto: lunedì il presidente della Conferenza dei direttori cantonali della sanità (CDS), Lukas Engelberger, ha dichiarato in un’intervista al Tages-Anzeiger che presto saranno introdotte misure restrittive anche in Svizzera. I cantoni potrebbero per esempio estendere l’obbligo di presentare un certificato ad alcune istituzioni e settori, come gli ospedali.
Anche nel caso in cui non si dovesse ricorrere a nuove restrizioni nella Confederazione, rimane comunque il problema del personale: “C’è una grande mancanza in tutti gli ambiti”, spiega Wyrsch. “Molti albergatori mi dicono che temono di non riuscire ad aprire i loro ristoranti. In totale manca dal 20 al 25% del personale. Non era mai successo".
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