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Birra e saké nell'alta gastronomia

La chef francese Anne-Sophie Pic sperimenta nei sui ristoranti con la bevanda dell'Oriente

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 marzo 2016 - 21:11

Cambiamenti nella ristorazione contemporanea e commistioni di odori, gusti, sapori. Oltre alla birra artigianale, anche a queste latitudini fa la sua apparizione il saké, la bevanda ottenuta dalla fermentazione del riso e che in Giappone ha una tradizione millenaria.

A riguardo, Shoko Kameoka, produttrice di saké, dice:

"quel che differenzia un saké dall'altro è la provenienza del riso, il grado di raffinazione del chicco e poi l'acqua, se viene dallo sciolglimento dei ghiacciai, da una sorgente o da un fiume. Sono questi i fattori che determinano il carattere di una produzione".

A scoprire e sperimentare la vasta gamma di aromi che offrono queste bevande fermentate c'è anche una delle migliori chef al mondo: la francese Anne-Sophie Pic.

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