L'azienda svizzera Actelion acquistata per 30 miliardi di dollari
Il gruppo biotecnologico svizzero Actelion ha annunciato giovedì di aver accettato l’offerta di acquisto da parte della statunitense Johnson & Johnson (J&J) per 30 miliardi di dollari, dopo settimane di voci di corridoio e speculazioni.
I due gruppi hanno precisato che l’offerta porta sulla totalità delle azioni di Actelion, al prezzo unitario di 280 dollari, un premio del 23% superiore al loro valore all’ultima quotazione in borsa, mercoledì. Gli analisti ritengono sia difficile che l’acquisto venga rimesso in causa da una contro-offerta o dall’antitrust. Le due aziende sperano di poter portare a termine la transazione entro la prossima estate.
“La cifra è molto elevata”, ha spiegato all'agenzia di stampa ats un trader zurighese, “circa 30 volte i risultati attesi per il 2018”.
Fondata nel 1997, specializzata nelle malattie rare e nota per i trattamenti contro l’ipertensione arteriale polmonare, Actelion dà lavoro a circa 2’500 persone. Nel 2015 ha generato un fatturato di circa 2 miliardi di franchi. In passato è stata al centro di voci su possibili fusioni con svariati gruppi, ma finora aveva sempre dichiarato di non voler rinunciare alla propria indipendenza. Anche dopo l'acquisto, la presenza della Actelion in Svizzera è garantita, ha precisato J&J.
Johnson & Johnson aveva annunciato a fine novembre l’apertura delle discussioni per l’acquisto di Actelion, interrotte però qualche giorno più tardi. La francese Sanofi, parallelamente, aveva manifestato interesse, ma è stata poi scartata con il ritorno della J&J, con cui Actelion ha intavolato negoziati esclusivi a fine dicembre.
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