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Armi all’Ucraina, stop di Berna a Berlino

Un blindato Gepard di fabbricazione tedesca Keystone / Marcus Brandt

La Confederazione resta fedele alla sua tradizione di neutralità e nonostante abbia aderito alle sanzioni dell’UE a Mosca non intende fornire alcun sostegno, anche indiretto, all’esercito ucraino che combatte contro le truppe d’invasione russe.

Questo contenuto è stato pubblicato il 03 novembre 2022 - 21:27
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS

Il consigliere federale Guy Parmelin, in rappresentanza del governo elvetico, ha negato alla Germania la possibilità di inviare a Kiev materiale bellico prodotto in Svizzera, per il quale occorre l’autorizzazione espressa di Berna.

Berna resta neutrale

La richiesta, fatta dalla ministra della difesa tedesca, Christine Lambrecht, consisteva nella consegna di 12'400 munizioni da 35 mm fabbricate in Svizzera per il semovente antiaereo Gepard. Guy Parmelin ha spiegato che la neutralità elvetica – che vale anche per le relazioni tra Russia e Ucraina - non può autorizzare la fornitura finché Kiev è coinvolta in un conflitto armato internazionale.

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Nella sua risposta alle autorità tedesche – indica una nota del Dipartimento dell’economia (DEFR) - Parmelin ha precisato che la Confederazione è risolutamente impegnata per la pace e la sicurezza, ma sempre nel rigoroso rispetto del diritto di neutralità, in linea con la sua tradizione umanitaria.

Del resto, che neutralità non significhi “indifferenza”, come ha avuto modo di ripetere più volte negli scorsi mesi il presidente della Confederazione, è testimoniato da diverse iniziative di Berna, l’ultima delle quali è il Piano d'azione per il soccorso d'inverno a sostegno della popolazione ucraina adottato mercoledì dal governo federale, con il quale la Svizzera mette a disposizione 100 milioni di franchi in aggiunta al suo impegno umanitario a Kiev.

Berlino non commenta

Da parte loro le autorità tedesche non hanno voluto prendere posizione sul rifiuto elvetico. Interpellato dall'agenzia DPA, il Ministero tedesco della difesa ha affermato che le decisioni di altre nazioni non sarebbero state commentate.

Anche se negli scorsi giorni fonti governative avevano insistito espressamente sui media sulla necessità di dotare le forze armate ucraine delle munizioni per i blindati antiaerei Gepard. La Svizzera, aveva dichiarato Christine Lambrecht a fine ottobre, deve liberare le forniture belliche a Kiev, che deve assicurare e proteggere soprattutto le esportazioni di grano.

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