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Frontalieri, l'interesse è reciproco

Un nuovo governo a Roma, nuove speranze in Svizzera affinché l'accordo fiscale con l'Italia venga finalmente ratificato dal parlamento italiano. A parlarne l'ambasciatore italiano a Berna, Marco Del Panta Ridolfi.

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 giugno 2018
tvsvizzera.it/fra con RSI
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"Una firma è nell'interesse dei due paesi, anche dell'Italia, quindi continueremo a lavorare per arrivare a una firma (sull'accordo sulla tassazione dei frontalieri n.d.r.)". Così l'ambasciatore italiano a Berna, che in occasione di una sua visita lunedì alla Radiotelevisione svizzera a Lugano, si è espresso sull'intesa, ferma al palo da oltre tre anni.

"L'esito delle ultime elezioni italiane è stato un poco diverso da quello che ci si aspettava... ora bisogna vedere che cosa pensa di questo accordo la nuova dirigenza politica emersa. Sicuramente qualcosa bisogna fare. O si va avanti su quella strada, tracciata con la parafatura del testo, oppure - parafrasando il consigliere federale Iganzio Cassis - bisogna fare un'operazione di reset e pensare a qualcosa di diverso sulla base del vecchio accordo... o pensare a un aggiornamento della vecchia intesa".

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Sicuramente, nonostante i tanti ministri lombardi presenti nel nuovo governo Conte - non da ultimo il leader del Carroccio Matteo Salvini - l'accordo italo-svizzero non sarà una delle priorità di Roma.

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