"Una tragedia che ha portato alla coesione di tutta l'America"
Vent’anni dopo gli attentati dell’11 settembre, gli Stati Uniti commemorano i loro morti: a New York, dopo l’inno nazionale, è stato osservato un minuto di silenzio alle 8.46, ora in cui il primo aereo si schiantò contro le Torri Gemelle. Sono poi stati letti i nomi di tutte le 2'977 vittime di Al Qaida.
Commemorazioni che si sono tenute anche negli altri due luoghi colpiti dagli attentati: a Washington, nella sede del Pentagono e a Shanksville, in Pennsylvania. Alle diverse cerimonie hanno partecipato anche quattro presidenti di ieri e oggi: al memoriale delle Torri Gemelle c’erano Joe Biden e la First Lady, ma anche gli ex presidenti Barack Obama e Bill Clinton con le rispettive consorti. George W. Bush, in carica nel 2001, era invece a Shanksville, dove si è schiantato – grazie alla resistenza dei 40 passeggeri, l’unico velivolo dirottato che non riuscì a centrare il suo obiettivo.
“Nelle settimane e nei mesi dopo l'attentato sono stato fiero di guidare un popolo impressionante, forte e unito. L'unione dell'America, un ricordo del passato. Una forza maligna sembra essere all'opera nella nostra vita, una forza che trasforma ogni disaccordo in un litigio e ogni litigio in uno scontro tra culture”, ha dichiarato colui che all'epoca decise di lanciare l’offensiva contro i talebani in Afghanistan.
Il Telegiornale della RSI ha dedicato un’edizione speciale - che potete vedere qui sotto - a quella che è stata una delle pagine più buie della recente storia statunitense, e che ha avuto un grande impatto anche a livello globale, cambiando radicalmente il nostro modo di viaggiare in aereo e di vedere il terrorismo.
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