"Adieu Bébel"
Si sono tenuti venerdì mattina in forma privata i funerali di Jean-Paul Belmondo, scomparso il 6 settembre all’età di 88 anni, in presenza della famiglia e degli amici più cari.
Tra questi anche l’attore Alain Delon, a lungo presentato – a torto – come suo rivale, e il nipote di Jean-Paul, Victor Belmondo, lui stesso attore. Victor ha detto del nonno: “Non ha mai cessato di cercare la felicità ma anche di darla".
La cerimonia si è svolta nella più antica chiesa di Parigi, l’antica abbazia benedettina di Saint-Germain-des-Prés. L’arrivo del feretro sulla piazza antistante l’edificio è stato accolto dall’applauso di centinaia di persone che lo attendevano dietro le barriere protettive allestite tutt’intorno.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha salutato il mostro sacro del cinema francese con “Addio Bébel” in occasione dell’omaggio nazionale tenutosi giovedì pomeriggio nel complesso monumentale Invalides nel cuore della capitale francese. Oltre alla famiglia di Belmondo, a questa prima cerimonia hanno assistito responsabili politici, sportivi e ammiratori.
“Bébel” è stato la figura di spicco della “Nouvelle Vague” con film come “À bout de souffle” (“Fino all’ultimo respiro”Link esterno) e “Pierrot le fou” (“Il bandito delle ore 11Link esterno”), prima di diventare star dei box office grazie a commedie e film d’azione – “Le professionnel” (“Joss il professionistaLink esterno”) è uno dei più noti. Un’ottantina le pellicole all’attivo del “Magnifique”, che si era ritirato dalle scene una quindicina di anni fa, in seguito a un ictus che ha avuto conseguenze pesanti sul suo stato generale di salute.
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