Il casinò di Campione d'Italia è fallito
Nonostante la richiesta di proroga della decisione presentata negli scorsi giorni, il Tribunale di Como ha dichiarato venerdì il fallimento del casinò di Campione d'Italia.
La casa da gioco dell'enclave italiana in Svizzera, sul lago Ceresio, è stata affidata a tre curatori fallimentari. La decisione del giudice è stata presa dopo che il commissario ad acta aveva bocciato il piano di risanamento presentato dal Comune e dalla casa da gioco.
Negli scorsi giorni l'amministratore unico della casa da gioco Marco Ambrosini aveva chiesto un'ulteriore proroga della decisione.
Stipendi decurtati
La richiesta di fallimento era stata presentata dalla Procura di Como dopo che il casinò non era stato più in grado di versare le quote dovute al Comune di Campione, socio unico, provocando il dissesto finanziario dell'ente pubblico.
Con oltre 130 milioni di euro di debiti accumulati negli anni e dopo l'annuncio della procura negli scorsi mesi, i dipendenti si sono visti decurtare i salari di circa un terzo. Fra di loro regna l'incertezza e i dubbi riguardo al futuro, al momento, però, le risposte sono poche.
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