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È di 1,4 miliardi il costo della criminalità finanziaria in Svizzera

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Questo contenuto è stato pubblicato il 22 febbraio 2017 - 19:42
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 22.2.2017)

La criminalità economica in Svizzera ha raggiunto livelli da primato nel 2016, causando ingenti danni a privati, società e alle stesse casse pubbliche.

Se il numero di reati è infatti sceso da 91 a 57 l’anno passato, le conseguenze economiche sono stimate a 1,4 miliardi di franchi invece dei 280 milioni del 2015, secondo quanto emerge da un rapporto stilato dalla società di consulenza e analisi finanziaria KPMG.

A questo risultato ha sicuramente contribuito il caso del finanziere basilese Dieter Behring condannato a 5 anni di carcere per aver gabbato oltre duemila risparmiatori per un totale di 800 milioni di franchi.

Spesso, stando sempre al rapporto KPMG, a orchestrare truffe di tipo finanziario sono consulenti finanziari o agenti di cambio ma non è sempre è tutta colpa loro: in sei casi su dieci vengono addossate responsabilità anche sul management della società mentre in un caso su cinque sono coinvolti anche altri collaboratori.   

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