Carcere senza condizionale per due finte vittime del terrorismo
Si erano finti delle vittime degli attacchi terroristici del 13 novembre 2015 a Parigi e dello scorso 14 luglio a Nizza per incassare l’indennità statale. Giovedì sono stati condannati a quattro e sei anni di carcere senza condizionale.
Avevano raccontato di essere stati a un passo da uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere il 13 novembre del 2015 allo Stade de France di Parigi, incassando in questo modo 60'000 euro grazie all'indennità statale prevista per le vittime del terrorismo.
Quando il 14 luglio del 2016 un camion ha travolto la folla sul lungomare di Nizza, i due hanno voluto riprovarci, sono corsi in ospedale e si sono messi in fila assieme alle vittime, quelle vere.
La seconda volta, però, a qualcuno è venuto un sospetto. Gli stessi nomi, ancora insieme, a ancora nel posto sbagliato al momento sbagliato. Interrogati, l'uomo e la donna si sono contraddetti più volte e i tabulati dei loro telefoni hanno dimostrato che al momento dell’attacco si trovavano altrove, in entrambi i casi.
Durante i due processi hanno raccontato di essere disperati, senza lavoro, pieni di debiti. Ma i giudici non si sono fatti impietosire e le finte vittime sono state condannate a 4 e 6 anni di carcere senza condizionale.
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