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Armi in casa: no a norme più rigide

Il Nazionale ha bocciato la proposta di registrare a posteriori pistole e fucili non dichiarati

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 maggio 2015 - 20:59

Non è necessario procedere ad una registrazione a posteriori delle armi non dichiarate in mano a privati. Lo ha deciso oggi (martedì) - con 106 voti contro 84 - il Consiglio nazionale, limitandosi a migliorare lo scambio di informazioni fra autorità.

In commissione, la proposta di stabilire un termine di 4 anni era passata con un solo voto di scarto, lasciando presagire battaglia in Parlamento; il Consiglio federale da parte sua si era dichiarato favorevole ad una soglia di registrazione a posteriori di 2 anni. Il dossier passo ora al Consiglio degli Stati.

Si stima che in Svizzera pistole e fucili in mano ai cittadini raggiungano i 2 milioni, di cui 750'00 censite dai cantoni. Dal 12 dicembre 2008 ogni acquisto è registrato, ma non esistono obblighi per le armi vecchie.

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