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Anche i musulmani devono stringere la mano alla maestra

Il caso aveva fatto discutere. Ora il governo ha deciso: il rifiuto per motivi religiosi non è più ammissibile

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 maggio 2016 - 14:09

Gli scolari di Basilea Campagna non potranno più rifiutarsi di stringere la mano per motivi religiosi, stando a quanto ha indicato martedì il Dipartimento dell'educazione.

Aveva fatto scalpore, in aprile, la vicenda dei due fratelli mussulmani, allievi di un istituto di Therwil, che non avevano voluto compiere quel gesto nei confronti di una maestra, un diniego che ora viene giudicato inammissibile.

Un'analisi giuridica ha dimostrato che nelle scuole del semicantone si può esigere che questa forma di cortesia sia rispettata. Parità tra uomo e donna e integrazione degli stranieri sono infatti doveri che prevalgono "nettamente"sulla libertà di culto.

Decade così la decisione provvisoria che permetteva ai due ragazzi di non stringere la mano all'insegnante nelle occasioni in cui si usa farlo. Se la disposizione non sarà rispettata, sono previste sanzioni.

RSI/NEWSLink esterno/ATS/dg

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