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Scuola sovranista per gli adepti di Steve Bannon

Dopo l’elezione di Trump, l’ex capo stratega della Casa Bianca Steve Bannon prosegue la rivoluzione sovranista mettendo radici in Europa. Presto aprirà una scuola politica a Collepardo in provincia di Frosinone in un'antica Certosa.

Questo contenuto è stato pubblicato il 25 gennaio 2019 - 08:35
Enrico Marra
Keystone

Un isolato monastero cistercense - la prestigiosa Certosa di Trisulti in provincia di Frosinone (un’ora di automobile a sud di Roma) - sta per diventare il luogo fisico per inculcare nei seguaci il suo pensiero. Una scuola politica che servirà a formare persone che, secondo Bannon, dovranno combattere a difesa dell'identità giudaico-cristiana occidentale per le generazioni a venire.

Nell'immaginario dell'ex consigliere della Casa Bianca, la Certosa sfornerà i futuri Viktor Orbán e Matteo Salvini. Leader che resisteranno agli attacchi provenienti dai fenomeni migratori, dall'indebolirsi dei valori cristiani nella società e da un capitalismo che egli definisce come: "spogliato di ogni valore umano".

Un'idea, due progetti

Le celle, un tempo occupate dai frati del monastero, a pieno regime, entro il 2019, saranno in grado di ospitare trecento persone.

Nel monastero si terranno due progetti: l’accademia Cardinal Martino per la dignità umana che riguarderà "l’insegnamento sociale della chiesa con enfasi speciale sulla vita e la famiglia", rivolto maggiormante agli studenti italiani. E l’accademia dell’occidente giudaico-cristiano: ispirato strettamente al pensiero di Steve Bannon, pensato al contrario per gli studenti del mondo anglofono.

Certosa ceduta a Bannon dallo Stato italiano

La Certosa un imponente e prestigioso monastero del XIII secolo - proprietà del Polo museale del Lazio, organo del Ministero dei beni culturali - ospitava ormai solo un frate e rischiava di andare in rovina. Snaturata e strappata alla popolazione del vicino paese di Collepardo, per cui era un luogo aperto e familiare, è stata ceduta per necessità, pressoché a costo zero all’ente di cui Bannon è patrono, l’Istituto Dignitatis Humanae, purché badi al suo mantenimento.

Il Ministero, al tempo guidato da Dario Franceschini del Partito democratico, per sollevarsi dell'onere di mantenere all'incirca una decina di importanti, ma non redditizi, monumenti sparsi in tutta la penisola, tra cui, oltre alla Certosa di Trisulti: la rocca del castello di Canossa e il castello reale di Moncalieri, ha proposto una gara per affidarli in gestione ad associazioni no profit attraverso un bando pubblico che però venne pressoché ignorato.

L’occasione non è sfuggita all’intraprendente Benjamin Harnwell, “il ragazzo più intelligente di Roma” per Steve Bannon, fondatore dell’Istituto Dignitatis Humanae, che ha colto la palla al balzo e, tra i pochi pretendenti, lo scorso settembre si è aggiudicato l’affidamento del monastero. Il canone annuo previsto, fissato per 19 anni, è di 100 mila euro a cui sottrarre le spese del mantenimento.

Un paese non proprio felice

Benjamin, Beniamino come si presenta agli italiani, è inglese, è stato membro dello staff del Parlamento europeo, vive a cavallo tra Roma e la Certosa di Trisulti e cura i lavori di adeguamento della struttura per la sua nuova destinazione d'uso. Nel frattempo intrattiene anche i non facili rapporti con la disorientata popolazione locale. Lo scorso dicembre c’è stata una marcia di protesta che ha sfilato con striscioni “stop Bannon” ed “Europa libera”, lungo la tortuosa via che unisce il paese di Collepardo al monastero.

"I sovranisti difendono la cultura giudaico-cristiana"

Vescovo locale contro il progetto

Il vescovo della locale diocesi di Anagni-Alatri, Lorenzo Loppa, è contrario a snaturare la Certosa ed ha definito i promotori dell’iniziativa: “un gruppo di vetero-cattolici, dei tradizionalisti che compongono la cosiddetta fronda anti-Francesco”. Infatti a sostenere il progetto di Steve Bannon c’è il cardinale Raymond Leo Burke, il maggiore oppositore del Papa, principalmente sulle tematiche di divorzio, aborto e omosessualità.

Anche le amministrazioni del paese sono spiazzate dall’arrivo dei nuovi ospiti del monastero. Per ora il Comune di Collepardo si è sincerato che la Certosa continui ad essere visitabile gratuitamente per i residenti e che venga celebrata la messa di domenica.

Prima la Certosa era gratuita per tutti, inclusi i molti pellegrini del cammino di San Benedetto, patrono dell’Europa, da Norcia a Cassino.

La reazione (negativa) della popolazione di Collepardo

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